Con gratitudine,
in ricordo del mio grande Maestro
Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Max Lüscher, nome legato indissolubilmente al suo Test dei colori.
La sua brillante mente innovativa e dalla logica rigorosa ci ha lasciato però molto più di questo.
La sua vita è stata scandita, fin dai 16 anni, dalla ricerca sempre più profonda della comprensione del funzionamento della psiche o, meglio, della Logica della Psiche ("Psico-Logica" è proprio la denominazione che, nella fase finale della sua vita, ha voluto usare per la sua teoria).
Il suo interesse principale era comprendere quali sono le motivazioni alla base di determinati comportamenti e poter definire comportamenti ed emozioni attraverso categorie oggettive.
Pochi giorni prima di lasciare questa vita (il 2 febbraio 2017) nel suo breve messaggio sulla propria "eredità", il suo primo riferimento è andato infatti al "Cubo come modello di pensiero categoriale".
Sono state proprio le Categorie lüscheriane (ricettivo/direttivo, costante/variabile, integrativo/separativo) il punto di partenza per l'individuazione delle Strutture psicovegetative di base che vengono rappresentate dai colori del suo Test, diffuso a livello internazionale da quasi 80 anni.
I colori sono perciò solo uno strumento che sottende una grande profondità di pensiero psicologico-filosofico sulla vita, sulle emozioni, sulle motivazioni dei comportamenti, sulle modalità per ripristinare "la legge dell'armonia in noi" agendo sulla causa profonda invece che sui sintomi manifesti.
La scelta dello strumento-colore e del suo fascino probabilmente ha contribuito in modo decisivo alla popolarità di Max Lüscher, alla diffusione del suo nome a livello internazionale, ai prestigiosi incarichi (per es. alla Yale University, alla Sorbona, all' Università di Santiago del Cile, di Melbourne, di Roma, di Basilea, di Amsterdam ecc.) e alle ripetute ristampe dei suoi libri molti dei quali diventati bestseller.
Al di là della loro attrattiva, i colori sono funzionali ad accedere a livelli altrimenti irraggiungibili con le "sole parole": i colori permettono di andare oltre quello di cui si è consapevoli e di andare oltre quello che "si vuole" mostrare per dare un'immagine positiva di sé.
I colori sono la strada diretta per raggiungere le "vere" emozioni perché parlano il loro stesso linguaggio.
Così, attraverso i colori-Lüscher si arriva a misurare la condizione psicofisiologica oggettiva e la personalità reale.
L'oggettività di un Test psicofisiologico (preferenze e rifiuti di fronte ai colori dipendono da reazioni fisiologiche spontanee) si mescola all'ampiezza e alla potenza del simbolo-colore per creare un Test unico nel suo genere, caratterizzato da un'incomparabile facilità e rapidità di somministrazione, da un'enorme ricchezza di informazioni fornite e da molteplici applicazioni negli ambiti più svariati, molti già ampiamente sperimentati e altri sicuramente sperimentabili in un futuro che, mi auguro, ci sorprenderà ancor di più.
Dott.ssa Viviana Valente
*Campi obbligatori